Cambiare il logo di un brand non è roba da poco. Se poi si tratta di un cambiamento radicale, la scelta è ancora più azzardata e non c’è da stupirsi che per molti possa rivelarsi fatale.
Un utente, infatti, quando si affeziona a un brand si lega ai suoi elementi distintivi, primi tra tutti il nome e il logo. Sono ciò che memorizza prima, ciò che ne permette la riconoscibilità e che lo rassicura al momento dell’acquisto.
Se un brand, dunque, decide di cambiare logotipo deve essere per un buon motivo e soprattutto: deve poterselo permettere. Non a caso gli esempi di brand che hanno ridisegnato il proprio logo nel 2016 sono tutti grandi nomi, colossi del mercato che hanno deciso di cambiare (e in alcuni casi stravolgere) la propria identità visiva a favore di un logo più ordinato e minimale.
1. Instagram
Il cambiamento sicuramente più radicale è quello di Intagram. Il social network fotografico per eccellenza, infatti, nel 2016 ha abbandonato il suo look vintage che l’aveva reso popolare a favore di un’icona minimal e dai colori fluo che a colpo d’occhio vuole trasmettere la grande varietà di filtri fotografici.
2. Uber
L’evoluzione del logo di Uber, azienda che ha rivoluzionato il mondo dei trasporti cavalcando l’onda social, è sicuramente meno drastica di quella di Instagram ma non per questo meno rilevante. Il font è più deciso e la U lascia spazio a una geometria il cui cuore rappresenta il bit.
3. Netflix
Se sei un appassionato di serie tv non puoi non aver notato il cambiamento di logo di Netflix, ridotto a una semplice N ricreata da un nastro rosso. Il nuovo logotipo non sostituisce però quello precedente ma lo integra, soprattutto all’interno dei social e dell’applicazione mobile.
4. Mastercard
Te ne ho già parlato a suo tempo, mostrandoti la reazione dei designer all’evento: si tratta del nuovo logo di MasterCard, in cui i cerchi rossi e gialli si fondono come un diagramma di Venn con una sezione arancione derivante nel centro. Cambia anche il font e la sua disposizione, il tutto in virtù di una maggiore linearità.
5. Kodak
Anche Kodak cambia aspetto nel 2016, mantenendo il binomio rosso/giallo ma facendo un tuffo nel passato, rispolverando il suo vecchio logotipo anni ’70 e dandogli nuova vita. I nostalgici potranno gioirne!
6. Enel
Chiudiamo la rassegna giocando in casa con un esempio che ha fatto tanto discutere, come spesso accade quando un brand decide di dare uno scossone alla sua identity: è il caso di Enel, per cui il nuovo logo si fa portavoce di innovazione, apertura, energia.
