So cosa stai pensando: ma che cavolo ne sa questa qui di cosa si deve o meno fare quando si cerca lavoro?
Obiezione accolta. Tant’è che forse è meglio, prima di iniziare, che aggiusti un po’ il titolo:

Sei un creativo in cerca di lavoro? Ecco 10 errori che secondo me faresti meglio a evitare

È abbastanza paraculo adesso? Molto bene, andiamo avanti.
Cosa mi ha spinto a scrivere questo post? Beh, prima di tutto anche io nella mia vita ho cercato lavoro e so cosa vuol dire passare le giornate a rispondere agli annunci online, o ad aprire le email di tuo padre che ti segnala tutte le posizioni di lavoro attive su Infojobs. Per di più, anche adesso che lavoro in agenzia non ho smesso di imbattermi in creativi in cerca di lavoro che, molto spesso, si lamentano di non trovarne.

Perché siamo in un periodo tremendo per il mercato del lavoro, questo è vero. Ma anche (sempre secondo me) perché spesso si commettono degli errori che, per usare un eufemismo, non ci rendono i candidati ideali. Ecco, dunque, il perché di questo post, che con ironia e schiettezza vuole farti aprire gli occhi sugli errori che forse inconsapevolmente stai commettendo.

Per alcuni saranno dei consigli scontati ma, credimi, non è così per tutti. E se conosci un amico che ne sta commettendo uno ma non sai come dirglielo, fagli un favore: ritaglia le lettere da un giornale, componi l’url di questo post e inviagli una lettera anonima. Ti ringrazierà!

1) Non possedere un portfolio

L’errore a mio avviso più grave di tutti. Devi sapere che se è vero che per cercare lavoro è bene inviare Curriculum come se non ci fosse un domani, è ancor più vero che per le professioni creative questo non basta. Anzi, a volte è del tutto superfluo. Alle agenzie, prima ancora di sapere dove ti sei laureato e dove hai servito caffè durante l’estate, importano i fatti: COSA SAI FARE? QUAL È IL TUO STILE?

Che tu sia un aspirante grafico o copywriter, niente è meglio di un portfolio dei tuoi lavori per rispondere a quelle domande e dare un assaggio di chi sei veramente. Se speri di trovare lavoro in un’agenzia creativa mandando a tappeto il tuo curriculum in formato europeo, puoi star fresco. Muovi il culo e costruisciti quel benedetto portfolio!

2) Credere di non poter creare un portfolio

Potrai dirmi: ma se non ho mai lavorato in vita mia, che portfolio dovrei mai presentare? Mi dispiace ma la verità è che questa spiegazione, alle agenzie, non interessa. Quindi, piuttosto che lamentarti di quando sia ingiusto e illogico il mercato del lavoro, datti da fare e libera la tua creatività! Del resto ti stai proponendo per una posizione creativa, giusto? Allora inventa, crea, improvvisa, datti un brief, disegna come se non ci fosse un domani se vuoi fare il grafico, o scrivi finché non hai più parole se vuoi diventare un copywriter.

Fai come Solomon Tsitsuashvili, il copywriter che ogni giorno per un anno si è imposto di creare una campagna immaginaria per un grande brand. Il risultato? Mantiene la propria mente creativa costantemente in movimento e amplia il suo portfolio di un lavoro in più al giorno. Sempre meglio che stare in pigiama a inviare CV e guardare serie tv, ti pare?

3) Candidarti per posizioni “ad minchiam”

Insomma, alla ca**omannaggia. Lo so, sono delicata come una principessa, ma a volte non riesco a trattenermi. Perché il fatto che tu stia cercando lavoro non vuol dire che tu possa rispondere a qualunque annuncio e mandare il tuo curriculum senza neanche leggere le competenze richieste. Perché se un’agenzia sta cercando un Web Developer e tu mandi il tuo CV da blogger, poi non ti devi certo lamentare se non ti rispondono! Piuttosto manda una candidatura spontanea, che sicuramente è più apprezzata, a patto che tu alleghi il portfolio (vedi punto 1).

Valuta di preparare CV differenti a seconda della posizione per cui ti stai candidando. A un’agenzia creativa non importa nulla che tu abbia fatto il barista per anni. Quindi se non stai cercando una posizione da barman, crea un curriculum selezionando le sole esperienze che rispondono alla ricerca per la quale ti stai candidando.

4) Presentarti al colloquio “accompagnato”

Lo so che pensi che ora stia rasentando la fantascienza. Che non sapevo cosa scrivere su questa lista e ho cominciato a spararla grossa. Ma credimi se ti dico che ho assistito anche a questo. E non sto parlando di un/una fidanzato/a che accompagna la dolce metà in macchina fino al portone per poi aspettare pazientemente giù. Sto parlando di un’ingombrante presenza seduta in sala riunioni durante il colloquio, che diciamo non è il modo migliore per dimostrare al tuo ipotetico datore di lavoro quanto sei indipendente e d’iniziativa.

Quindi per piacere lascia a casa la mamma, il fidanzato o l’assistente sociale, fai un bel respiro e vai a fare sto benedetto colloquio. All’inizio vorrai sparire da una botola come Houdini, ma pian piano acquisterai sempre più sicurezza finché diventerai un vero asso del colloquio!

5) Non essere aggiornato sul panorama creativo

Se stai cercando lavoro come creativo si presuppone tu ami questa professione e, come minimo, ti tenga aggiornato su tutto ciò che accade nel panorama creativo, italiano e mondiale. Ovvio che non si può sapere tutto, ma a un’agenzia interessa capire che sei sul pezzo, che alimenti la tua creatività, che sei interessato a ciò che ti circonda. Quindi apri il tuo bel profilo su Feedly e comincia a inserire tutti i blog e i siti di cui vuoi rimanere aggiornato. Inserire www.circaquasi.com nel tuo feed può essere un buon inizio! 😉

6) Non essere presente online

Per le professioni creative più che per altre essere presenti online è una buona vetrina per raccontare se stessi e i propri lavori. Puoi iniziare caricando i tuoi lavori su Behance, ma non fermarti qui: partecipa attivamente ai gruppi di settore su Facebook, segui i tuoi guru su Twitter e Instagram, aggiorna il tuo profilo su LinkedIn. Se un’agenzia sarà interessata a te quasi sicuramente andrà a dare un’occhiata online e se non ti trova penserà che tu sia un fantasma (ok la privacy, ma dare un segno di vita non fa male!) o che temi il confronto.

Valuta inoltre la creazione di un blog: ritengo sia il modo migliore per raccontarsi e confrontarsi con il mondo. Un buon esercizio di stile se vuoi diventare copywriter o un’ottima vetrina se vuoi diventare un grafico. Il web è pieno di tutorial su come personalizzare un blog WordPress, e poi acquisire dimestichezza con questo tipo di piattaforme ti tornerà sicuramente utile anche in futuro!

7) Essere presente online, ma nel modo sbagliato

Se essere presenti è importante, esserlo nel modo giusto è fondamentale. In poche parole, se provi l’irresistibile bisogno di sparare le tue minch**te online cerca di farlo con i giusti filtri della privacy. Perché lo stalking online non è una pratica molto in voga solo tra gli ex, anche i datori di lavoro buttano un occhio in rete per capire chi sei. E se ci trovano una tua foto ubriaco con un fallo disegnato in testa non credo si faranno propriamente un’idea corretta di te (o forse sì?). Diciamo che di sicuro non ti aiuterà a trovare lavoro, ecco.

8) Concentrarti su una sola posizione geografica

So che vorresti rimanere per tutta la vita nella tua amata città, oppure che al contrario sogni da una vita di andartene e hai già in mente la tua città dei sogni. Ma se sei in cerca di lavoro non puoi permetterti il lusso di limitare troppo la tua ricerca solo in una o poche città. Il mio suggerimento è di inviare la tua candidatura a tappeto in tutta Italia (e se te la senti anche al di fuori) così da non precluderti nessuna possibilità. Potrai essere costretto ad andare in un posto non propriamente superfigo, ma sarà la tua occasione per fare esperienza e potrai nel frattempo cercare altro. E poi chissà, magari ti piace pure!

9) Demoralizzarti

Non perdere le speranze, non abbatterti, non porre limiti al tuo talento. Se credi davvero nelle tue capacità continua a creare e investi il tuo tempo in modo produttivo arricchendo il tuo portfolio (vedi punto 1). Non potrai passare inosservato!

10) Non essere umile

Credere nelle tue capacità non significa peccare di presunzione. Se sei un creativo alle prime armi, mostrati sicuro del tuo talento ma con tanta voglia di imparare. E se hai l’occasione di fare un’esperienza all’interno di un’agenzia non sprecarla scaccolandoti davanti al pc o mostrando poca serietà durante l’orario di lavoro ma, sempre per tornare ad essere la principessa di prima, fatti un mazzo così. 

Per inciso, questi consigli valgono anche se non sei un creativo alle prime armi. La gente che se la tira non piace a nessuno, ricordatelo!