Il 2 aprile si è celebrata l’undicesima Giornata Mondiale per l’Autismo, giorno istituito dalle Nazioni Unite al fine di sensibilizzare la popolazione riguardo questo disturbo. Già dal 1970, però, gli Stati Uniti hanno esteso la celebrazione all’intero mese di Aprile, proclamandolo National Autism Awareness Month.
Non è un caso, dunque, se ormai in tutto il mondo le iniziative volte alla sensibilizzazione sull’autismo vadano oltre la singola giornata del 2 aprile. E il mondo della pubblicità non poteva che essere lo specchio di questo fenomeno.
Ecco dunque una raccolta di 7 campagne pubblicitarie nate con l’obiettivo di far riflettere su questa tematica con quel pizzico di ironia e creatività necessarie a far sì che il messaggio giunga a destinazione.
Se la bontà fosse più grande
“If goodness were bigger, life would be different” questa l’headline della campagna multisoggetto firmata Raro! per Lumen at Fides, ente filantropico a sostegno dei bambini affetti da autismo e deficienza neuromotoria.
La scelta di ritrarre personaggi “cattivi” per eccellenza mentre svolgono buone azioni ammicca alla possibilità che un mondo migliore possa essere possibile, se ognuno di noi fa la sua parte.
Cambia punto di vista
“Per comprendere i bambini affetti da autismo, qualche volta devi leggerli da un’angolazione differente” questa l’headline che, affiancata da un utilizzo creativo dell’impaginazione, rende questa campagna originale ed efficace.
Il lettore è infatti chiamato a interagire con la rivista per decifrare la richiesta d’aiuto nascosta dalla distorsione tipografica. Un piccolo sforzo richiesto per leggere il messaggio pubblicitario, dunque, come piccolo è lo sforzo richiesto per aiutare un bambino autistico. Campagna firmata da Ogilvy per la Lebanese Autism Society.
Beautiful mind
In questa campagna multisoggetto creata dall’agenzia Entourage per il Dubai Autism Center l’headline “Explore a beautiful mind” è accompagnata da una bodycopy che si concentra sulle incredibili capacità artistiche spesso possedute dai bambini affetti da autismo.
Come una lingua straniera
Che il linguaggio verbale sia indissolubilmente legato al non verbale è una delle prime cose che si apprendono comunicando con chi ci sta intorno. Le espressioni facciali, infatti, sono indispensabili per meglio comprendere il tono e il senso del messaggio.
Purtroppo, però, per le persone affette da autismo decodificarle è molto difficile. Quasi quanto comprendere una lingua straniera. Questo il concept della campagna multisoggetto creata da Ruf Lanz per l’Autism Forum Switzerland.
L’autismo ha due facce
Torniamo a parlare di uso creativo dell’impaginazione, questa volta con la campagna creata da Apohal per il Center for Autism. L’intento era di creare una campagna che non si soffermasse soltanto sugli aspetti negativi dell’autismo, così da veicolare il messaggio che con il giusto supporto anche chi ne è affetto può diventare un vero genio creativo.
Da qui la scelta di invitare il pianista non vedente e autistico Derek Paravicini a suonare in Slovenia. L’evento è stato pubblicizzato con una campagna stampa che enfatizza le due “facce” opposte del disturbo autistico, con il risultato che il concerto è andato in sold out in appena 5 giorni!
Everyday object
Un’altra campagna multisoggetto di Autism Forum Switzerland punta invece sull’empatia, cercando di mostrare alcuni dettagli come li vedrebbe un bambino affetto da autismo. Anche le piccole cose, infatti, possono fargli perdere la percezione del “quadro generale” ed è per questo che ognuno di noi può prestare il proprio aiuto nella “decodifica” della quotidianità.
Find the signs
È opera dell’agenzia BBDO la video installazione interattiva che esorta le persone a incontrare lo sguardo della ragazzina in video. Grazie all’ausilio di una videocamera 3D, ogni movimento è intercettato ed elaborato affinché la bambina eviti lo sguardo di chi le sta di fronte.
Proprio la tendenza ad evitare gli sguardi è uno dei principali indicatori di un possibile disturbo autistico. La campagna, dunque, termina con una call to action inequivocabile: impara a riconoscere i segnali e fai la tua parte.