Era il lontano 1999 quando una delle prime campagne di guerrilla marketing mosse i suoi primi passi, apprestandosi a diventare virale: una leggenda metropolitana diffusa su internet e presto protagonista delle cronache televisive raccontava di quattro cineasti scomparsi in una foresta del Maryland.

Le riprese autoprodotte dai quattro sventurati sarebbero state poi ritrovate e il caso approfondito all’interno di un apposito sito web. Nessuno ancora sapeva che la vicenda del momento fosse in realtà una campagna di guerrilla marketing per il lancio di The Blair Witch Project.

Ma cos’è il guerrilla marketing? È una forma di promozione pubblicitaria che si avvale di canali e modalità non convenzionali per giungere al target quando meno se l’aspetta. Spesso non richiede grossi budget, soprattutto se si considera la portata che la campagna, se ben strutturata, può raggiungere.

Spiazzare l’utente è il miglior modo per farsi ricordare e, potenzialmente, raggiungere i propri obiettivi di marketing. Per farlo è necessario non solo essere creativi e originali ma intercettare il proprio target lì dove non è normalmente raggiunto dalla pubblicità e le sue difese nei confronti dei messaggi pubblicitari sono più basse. Un esempio? In automobile!

Ecco una selezione di 10 campagne di guerrilla marketing che hanno invaso parabrezza, specchietti retrovisori e non solo, giungendo all’utente finale attraverso la propria quattroruote.

 

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