Dice il saggio: “Se Maometto non va alla SEO, la SEO va da Maometto”. Ed ecco spiegata l’arguzia dietro la nuova campagna di comunicazione dell’agenzia Åkestam Holst per IKEA, la quale ha rinominato alcuni prodotti del colosso svedese come le più comuni ricerche su Google riguardo i problemi relazionali in Svezia.
Così, quando la prossima volta ti ritroverai a googlare “Mio marito russa”, troverai tra i risultati di ricerca la scheda del prodotto che IKEA pensa possa risolvere il tuo problema. Se invece cercherai su Google “Come dire che non sono interessata” ti ritroverai sulla pagina dello spremiaglio IKEA, ribattezzato per l’occasione. Stessa cosa se cerchi “Mio figlio gioca troppo al computer”, ricerca che darà come risultato un bel paio di forbici IKEA.
La pagina di atterraggio sarà su un sito esattamente identico a quello dello shop ufficiale IKEA: Retail Therapy. Questo per sottolineare che i prodotti della catena svedese, ispirandosi alla tua vita quotidiana, cercano a loro modo di risolvere i tuoi problemi quotidiani, proprio come una “terapia”, ma non convenzionale.
Insomma, ancora una volta IKEA si dimostra di larghe vedute per quanto riguarda la comunicazione, online e offline. Ce l’ha dimostrato con il suo direct mailing a punto croce, con il contest dedicato ai bambini per la progettazione dei nuovi peluche, per non parlare delle bellissime e mai banali campagne stampa. E oggi, con Retail Theraphy, la catena svedese continua a dimostrare come l’ironia possa essere la chiave per una comunicazione efficace e fuori dagli schemi.
“Mia madre non sa cucinare”
“La lista delle persone più belle del mondo”
“Ho mangiato troppe polpette svedesi”
“Il mio collega mi disturba”
“Mia sorella ruba le mie cose”
“Quando i bambini sono fuori casa”
“Il mio compagno russa”
