Perdersi nei meandri di Instagram può portare a scoperte straordinarie. E no, non mi riferisco soltanto ai video di guarnizioni ipnotiche di dolci o di esercizi per glutei perfetti. Sto parlando della quantità enorme di ispirazione che ti aspetta dietro ogni angolo virtuale, ispirazione che quasi sempre ha il volto degli innumerevoli creativi che sempre più spesso scelgono i social come piattaforma privilegiata per condividere i propri lavori.

È proprio durante uno dei miei innumerevoli vagabondaggi online che ho conosciuto Susanna Gentili, Zuzy per gli amici, la dolcissima illustratrice che tra disegni e accessori promette di portarti in un mondo lontano, fatto di stelle, sogni e creature mitiche. E il bello è che la promessa la mantiene davvero!

Infatti è impossibile non farsi trascinare nel suo mondo, ed è proprio per scoprirlo, questo mondo, che l’ho contattata per una piccola intervista che ci permettesse di osservarlo un po’ più da vicino. Grazie mille Zuzy!

Zuzy: identificati!

Il mio nome è Susanna Gentili, ma da quando ero alta circa un metro tutti mi chiamano Zuzy (perché ero solita firmare i miei disegni con la siglia Susy, peccato che le S fossero al contrario!). Ho sempre amato disegnare fin da quando ho memoria, realizzare ogni genere di cose graziose e viaggiare in mondi squisiti e briosi con la mia immaginazione.
Sono cresciuta in un paese vicino Roma, e proprio in questa meraviglia di città ho frequentato l’Accademia delle Belle Arti, conseguendo la laurea in Grafica Editoriale. Esattamente qui ho avuto modo di imparare ad amare l’illustrazione, un amore che non mi ha più abbandonata.
L’universo e le stelle sono ingredienti indispensabili, ma nelle mie illustrazioni prende sempre il sopravvento l’elemento del sogno (spesso i personaggi creati sono raffigurati con gli occhi chiusi). Oltre ogni disegno poi si nasconde un significato, ma alla fine ognuno può decidere quale sia, secondo il proprio gusto personale.

Come trascorri una tua giornata tipo?

Dunque, da non più di qualche mese ho deciso di dare il via ad un brand tutto mio. Dietro ad “Happycup” (questo è il suo nome) si cela un viaggio largamente confidenziale ed intuitivo, nel quale ogni linea, ogni illustrazione, ogni oggetto creato o colore scelto è in grado di definire e far trasparire la mia personalità. Perciò passo la maggior parte del mio tempo a ideare, progettare e a soddisfare le richieste dei miei dolcissimi clienti. Disegno, creo, impacchetto, consegno, spedisco e, con amore, faccio tutto ciò che la mia piccola impresa richiede. Terminato il lavoro, mi dedico completamente alla mia famiglia e ai miei super amici.

Di cosa Zuzy non può fare assolutamente a meno?

In generale, amo anche starmene per conto mio, ma non potrei davvero vivere senza le persone che più amo, mi piace da morire ridere insieme, avere la consapevolezza del loro appoggio, in qualsiasi situazione, bella o brutta che sia.
Non potrei far a meno delle stelle, di guardarle silenziosamente ogni notte. La loro bellezza disarma ogni mia preoccupazione. Mi donano conforto e armonia, sempre.
Infine, non potrei vivere senza i miei sogni, immensa e straordinaria fonte di energia.

Da dove nasce la tua nuova linea di bigiotteria?

Adoro incondizionatamente sperimentare, trovare stimoli differenti per sviluppare nuove prospettive. Mi piace mettermi in gioco e vedere come riesco ad approcciarmi in cose totalmente estranee alla mia persona. Perciò, con un design ispirato alle mie illustrazioni, la linea di bigiotteria nasce proprio da questi continui bisogni. Vero anche che mi piacciono moltissimo gli accessori, indossare o veder indossati i miei, bè, è divertente e allo stesso tempo eccitante!

Qual è il progetto di cui vai più orgogliosa?

Sicuramente “Old Alice in Wonderland”, un progetto di tesi creativo concretizzato in una serie di illustrazioni che ruotano intorno ad una riscoperta dei personaggi della favola di Alice nel paese delle meraviglie, successivamente direttamente proiettate in una fase ludica, espressa attraverso l’idealizzazione e realizzazione di un gioco da tavolo. In realtà, è un lavoro concepito basandosi su varie ramificazioni di pensiero, di progettazione e di finalità funzionale. Ingloba e affronta infatti nella sua struttura diversi campi tematici.

Qual è la tua più grande fonte di ispirazione quotidiana?

Sfogliare e far svolazzare pagine e pagine di libri illustrati, soprattutto per bambini, è una delle mie fonti di ispirazione preferite. Ho un debole poi per le cose impossibili, loro sono forse le principali scintille dei miei scoppi creativi. I miei disegni infatti presentano spesso una forte affinità con situazioni fantasiose, che adoro rappresentare in modo singolare, abbracciando uno stile principalmente ludico ed estremamente personale. “Piccola me” è la prova lampante di quanto appena detto: una reinterpretazione di me stessa, capace di calarsi in situazioni sempre bizzarre e davvero stravaganti! Ciò che io posso nella vita reale solo sognare, lei può viverlo attraverso le mie illustrazioni (leggere racconti a gatti giganti o immergersi in tazzone di caffè il lunedì mattina, quando di carica ne serve un po’ di più!).

Cosa vuoi fare da grande?

Esattamente quello che faccio adesso. Amo, amo e amo il mio lavoro e le numerose soddisfazioni a cui piano piano mi sta portando. Spero però con tutto il mio cuore di poter diventare un giorno qualcosa di più… una mamma.

Qualche spoiler sui tuoi prossimi progetti?

Da circa un anno ho in sospeso un progetto molto speciale, al quale tengo particolarmente, il suo compimento è giunto quasi al termine, ma le mie giornate in generale non godono di molto tempo libero, perciò non mi è facilissimo dedicargli l’attenzione e la cura di cui necessita. È una storia di fantasia con personaggi immaginari davvero buffi, spero di terminarlo quanto prima per presentarlo ufficialmente nei prossimi mesi.

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