Gomblotto. Clicca. Condividi. Like. È uno scandalo. Vergogna!!111!
Non serve seguire Napalm51 di Crozza per leggere pareri complottisti in giro per il web. E il fatto che siano ormai all’ordine del giorno non rende certo più semplice individuare quegli argomenti realmente meritevoli di attenzione, e non per avallare ulteriori teorie del complotto ma per pura e semplice informazione.

Dei pericoli annessi alla diffusione del proprio materiale online dovremmo già tutti esserne a conoscenza, anche se continuiamo a sottovalutarli. Ma quando si palesa la possibilità che i social network possano controllarci e invadere la nostra privacy tramite la mappatura del volto e il riconoscimento facciale, storciamo il naso e pensiamo che la distopia sia meglio lasciarla a Black Mirror.

Ma non è errato pensare che “Your Face is Big Data”, che guarda caso è anche il titolo di un interessante progetto del fotografo russo Egor Tsvetkov.

Per la cronaca: in Russia il social network più diffuso è VK. Gli iscritti a VK possono avvalersi della piattaforma FindFace per trovare qualunque persona a partire da una fotografia.

Your Face is Big Data

Con il suo progetto fotografico Egor ha voluto mostrarci quanto sia semplice raccogliere informazioni su perfetti sconosciuti. Dopo aver immortalato i volti di oltre 100 passeggeri della metropolitana di San Pietroburgo, il fotografo si è servito di FindFace per scovare i loro profili online. Il risultato?

Con pochi click è stato facile avere accesso a un ampio repertorio fotografico dei perfetti sconosciuti incontrati per strada. In poche parole: la privacy non esiste. E sarà forse la scoperta dell’acqua calda, ma doverselo ricordare scorrendo gli scatti di “Your Face is Big Data” è di certo una doccia fredda.

Addio privacy: un fotografo svela come i social network riconoscano i volti

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Fonte: Bird In Flight.