Sembra lontano il tempo in cui Barbie era accusata di offrire un modello errato e stereotipato alle bambine. Negli ultimi anni, infatti, casa Mattel ha cambiato il tiro, modernizzando la percezione di Barbie e facendo leva sul suo potere di stimolare l’immaginazione delle bimbe.

L’ultima campagna, poi, va oltre, sovvertendo i ruoli di genere e parlando direttamente ai papà, ovvero i coprotagonisti degli spot: “Dads who play Barbie”, infatti, mostra i padri intenti a giocare con le Barbie e le loro figlie, assecondando i loro scenari mentre rinunciano al calcio o ad attività più tipicamente maschili.

Impossibile per i papà non identificarsi, soprattutto se si pensa che la campagna ha coinvolto dei veri genitori con le rispettive figlie, i quali hanno condiviso i propri momenti di gioco senza seguire alcun copione. In tutti gli spot i padri ammettono che farebbero qualunque cosa per rendere le proprie bimbe felici, anche giocare con le Barbie.

Con Barbie “You Can Be Anything”

La campagna è solo un ulteriore tassello che si inserisce nel nuovo posizionamento “You Can Be Anything” inaugurato con lo spot  “Imagine the Possibilities”, in cui le bambine interpretano chi una dottoressa, chi un’insegnante, chi un’imprenditrice, così che possano imparare che con la giusta perseveranza non ci sono ostacoli tra loro e ciò che sognano di diventare.

Quale potrebbe essere il prossimo step in una strategia di comunicazione orientata al superamento degli stereotipi di genere? Personalmente credo che una mossa coraggiosa potrebbe essere rendere protagonisti dei maschietti, intenti a giocare con le Barbie, magari anche loro con la complicità dei papà. Un messaggio sicuramente forte ma di cui la società attuale avrebbe davvero bisogno.