Se non hai mai visto The Ring le questioni sono due: o sei troppo giovane (ma non sei giustificato, perché hai avuto tutto il tempo per rimediare) o sei troppo fifone (seriously?). Se invece l’hai visto, concorderai con me nel dire che faceva veramente ca**re sotto. O perlomeno, questo è l’effetto che ha avuto su di me, che tanto debole di stomaco non sono.

Qualche anno dopo uscì anche un sequel (mai visto, lo ammetto) ma sono dovuti trascorrere ben 15 anni dalla prima comparsa della saga perché Samara Morgan tornasse sul grande schermo: uscirà infatti i primi di febbraio Rings (o The Ring 3), il terzo capitolo della serie.

In occasione del lancio del film, Paramount Pictures ha pensato a un metodo promozionale tutt’altro che convenzionale: in collaborazione con l’agenzia di viral marketing Thinkmodo, ha realizzato una candid camera davvero terrificante, e il successo è stato immediato.

The Ring 3: quando il viral marketing funziona

L’efficacia è probabilmente dovuta anche dal contesto in cui lo scherzo si svolge: un rassicurante negozio di elettrodomestici, in cui un affabile commesso è pronto a darti qualunque informazione. L’ultimo posto, insomma, in cui ci aspetteremmo di essere spaventati (se non forse dai prezzi esposti).

E proprio i televisori diventano il tramite con il film: basta osservare la scena ripresa dagli schermi e la maledizione di Samara prende vita. Il boom di visualizzazioni è stato senza precedenti: oltre 200milioni su Facebook e 300milioni su Youtube in sole 24 ore!

Ciò conferma che gli scherzi nella vita vera possano rendere la trama di un film horror molto più reale di quanto non possa mai fare un trailer. Il risvolto divertente, poi, è solo la ciliegina sulla torta affinché il video diventi virale e sulla bocca di tutti. E anche se non andrai a vederlo, non potrai dire di non saper nulla sulla sua uscita!