Nel mondo dei social media è facile urlare all’epic fail. Tra dubbie strategie digitali e brand che vogliono sentirsi “cciovani” non è insolito che qualcuno la faccia fuori dal vaso e si scateni il putiferio. Qualche giorno fa è stato il caso di Chiara Ferragni e del suo fantomatico spazzolino.

Se non lo sai, Chiara Ferragni è una fashion blogger e modella italiana che guadagna svariati zeri più di te e, per questo motivo, è facile immaginare che il numero dei suoi estasiati fan sia direttamente proporzionale al numero di persone che non aspettano altro che insultarla. Troppo magra, troppo ricca, troppo troppo.

Come tutti i fashion blogger (ma diciamoci la verità, come tutti e basta) anche Chiara Ferragni trascorre parte del suo tempo a pubblicare selfie sui suoi social network per rendere pubblico ogni momento della sua vita. Chi, del resto, non vorrebbe scorgere un suo scatto in bagno con un occhio strabico e l’altro pure?

Questa volta, però, qualcosa non va come sperato: nell’inquadratura rientra uno spazzolino in pessime condizioni e succede il putiferio. Cominciano gli insulti e le prese in giro di chi sente la propria sensibilità urtata da quello spazzolino e invece che farsi una bella porzione di fatti propri decide di indignarsi su Facebook.

Già fino a qui credo che il resoconto sia sufficiente a far pensare “Ma che te frega dello spazzolino di Chiara Ferragni, di Chiara Ferragni, e di tutti gli spazzolini maltrattati del mondo? Ma non hai da lavorare invece che stare lì a sproloquiare sull’igiene orale altrui?”. E invece no. La vicenda continua.

Il fail di Oralcare.pro ai danni di Chiara Ferragni

La Pagina Facebook Oralcare.pro decide di pubblicare lo screenshot della foto incriminata per rimpolpare la propria crociata contro la cattiva igiene orale. Come se non bastasse, lo accompagna con una didascalia che dire stronza è dire poco: Chiara cambia la chanel ogni giorno, ma lo spazzolino ogni 2 o 3 anni, pare…. tu ti ricordi di sostituirlo sempre al momento giusto? Con l’app Oralcare Pro eviterai pessime figure di scarsa igiene orale nelle tue foto sui social…”.

L’orda di commenti degli utenti particolarmente sensibili sulle sorti degli spazzolini quanto quelle dell’intero universo non si fa attendere: insulti, commenti, supposizioni e bla bla bla. Il web si indigna neanche fosse scoppiato un ordigno in una scuola elementare (questo la dice lunga sul disturbo d’attenzione dell’utente social medio).

Ora io dico: ma davvero siamo arrivati a questi livelli? È vero che se una persona decide di pubblicare una propria foto online deve accettarne le conseguenze, ma perché un brand deve sentirsi in diritto di strumentalizzarla per i propri scopi, aizzando gli animi contro il soggetto di turno? Per quello che dovrebbe riguardarci Chiara Ferragni potrebbe sbiancarsi i denti con un infuso di banconote da 100€ e noi non avremmo comunque il diritto di vomitarle addosso tanta cattiveria. Figuriamoci un brand.

Un precedente pericoloso

Con un precedente di questo tipo, cosa impedirà a Somatoline, un giorno, di pubblicare una foto della cellulite dell’attrice X rimproverandola di non prendersi sufficientemente cura del proprio corpo? O alla Pagina Facebook di un brand di prodotti dietetici di linkare alla foto di una ragazza grassa scrivendo “Non ridurti come lei”?

Forse è il momento che i brand la finiscano di aggrapparsi a qualunque pretesto per cercare di racimolare qualche like con un real time marketing di dubbio gusto e inizino a spremere le meningi per creare campagne di social media marketing con un minimo di professionalità.

E il fail lasciatelo a chi se lo può permettere.