Oh, come vorrei avere 10 euro per ogni polemica inutile che prende piede sui social media! Ma mi accontenterei anche di molto meno: un filtro intelligente che elimina in automatico tutte le polemiche senza senso dal feed dei miei account social, così da non star lì a farmi il sangue amaro a causa della stupidità umana.

Ok, adesso ho sfogato la mia acidità. Peccato che non si possa dire altrettanto per gli utenti di Starbucks, che anche oggi hanno deciso di tacere domani. Ma partiamo dal principio.

Tutto ha avuto inizio quando Starbucks ha lanciato la sua nuova tazza in edizione limitata, disegnata dall’artista Shogo Ota, il quale ne ha realizzato l’illustrazione utilizzando un’unica linea continua per raffigurare una serie di personaggi in qualche modo “connessi” tra loro, dai coltivatori di caffè, alla famiglia, al barista, agli amici.

La nuova tazza Starbucks é l’ennesimo pretesto per far polemica inutilmente

Lo scopo della tazza è per l’appunto quello di celebrare l’unione e la solidarietà, soprattutto in un periodo come quello elettorale che ha invece creato divisioni e violenti schieramenti. La tazza in edizione limitata, dunque, vuole raffigurare le connessioni che Starbucks intesse ogni giorno con i suoi partner, dai dipendenti fino ai propri clienti.

“In un periodo di divisione nel nostro Paese, Starbucks ha voluto creare un simbolo di unità come promemoria dei nostri valori condivisi e il bisogno di essere buoni gli uni con gli altri”, queste le parole di Howard Schultz, CEO del colosso delle caffetterie.

Un obiettivo nobile se non fosse che gli utenti, forse troppo concentrati sul voler trovare un motivo per lamentarsi, hanno dimostrato di non saper apprezzare una tale iniziativa di comunicazione. Anzi, quel che è peggio è che non solo non l’hanno saputa apprezzare ma non si sono neanche sforzati di comprenderla, dandone una chiave di lettura errata e avviando inutili polemiche sui social media.

La nuova tazza Starbucks é l’ennesimo pretesto per far polemica inutilmente

C’è chi, per esempio, si è convinto che la tazza fosse l’edizione limitata che come ogni anno Starbucks presenta per celebrare il Natale. Come ha osato l’azienda statunitense snaturare il Natale rinunciando al tipico colore rosso? Ecco, questo è stato uno dei motivi di astio di alcuni utenti, che non solo sono così ignoranti da non aver notato che la tazza non era stata assolutamente presentata come un’edizione limitata natalizia, ma per di più hanno arbitrariamente stabilito che se per Natale non scegli il rosso allora sei proprio stronzo.

A questa rappresentanza di umanoidi astiosi il brand ha risposto che la tazza no, non è dedicata al Natale, e che per quest’occasione sarà presentata un’altra tazza in edizione limitata che a questo punto mi auguro per loro sia rossa con una variegata orgia tra presepi, alberelli e Babbi Natali, così che nessuno possa arrischiarsi a dichiararla “non abbastanza natalizia”.

Messi da parte i feticisti del Natale, rimangono gli elettori passivo-aggressivi che in questa nuova edizione limitata Starbucks hanno voluto leggere uno schieramento politico per nulla gradito. Starbucks, come hai potuto celebrare l’unione e la fratellanza, come hai osato? Shame on you!

E se vuoi un consiglio, considerato il tuo target dacci un taglio coi caffè e comincia con la camomilla.