In un’era in cui l’acquisto di cibo biologico sta diventando un vero e proprio fenomeno di massa è facile che si perda il punto della questione. Il punto infatti è che la propria dieta alimentare non dovrebbe mai diventare una questione di moda ma una scelta finalizzata al miglioramento del proprio stile di vita.

Ciononostante i supermercati e i negozi specializzati ormai pullulano di novità bio, organiche, green (e via con altri sinonimi) che molto spesso di bio, organico e green non hanno proprio nulla. Tutti questi brand si impegnano a mostrarti quanto sia figo compiere questa scelta, ma quanti ti spiegano il perché? Quanto contribuiscono a educarci a una vita sana così che scegliere di mangiare biologico diventi una scelta consapevole e non un mero fenomeno di tendenza?

La risposta di Y&R per il rilancio del cibo biologico

Ecco dunque che l’agenzia Y&R Brasile ha un’idea: per pubblicizzare il marchio di frutta e verdura Origen Organics questa volta non mostriamo il nostro bel prodotto impomatato e fotografato, non ammicchiamo al consumatore con freschi toni pastello e la solita solfa su quanto “bio” sia bello, ma facciamo di più. Diciamogli quanto il “non-bio” sia brutto, e facciamolo nel modo più diretto possibile. Con una campagna tipografica schietta, minimale, educativa.

La campagna tipografica che spiega perché biologico è anche buono

Protagonisti della campagna multisoggetto non sono più dunque i prodotti ma i nomi degli stessi che, in chiave creativa, ti spiegano perché la chimica e il cibo non sempre vadano d’accordo. Così scopriamo che il 45% delle angurie contiene Tellurio, un elemento chimico considerato tossico per l’uomo. E che il 55% delle lattughe contiene Uranio, così come il 63% delle fragole contiene Radio. Soltanto nel payoff scopriamo che i prodotti Origen Organics non sono contaminati. La call to action è quindi implicita e non urlata: scegli Origen se vuoi avere la certezza di non mangiare cibo contaminato.

Questa campagna mi è piaciuta proprio per questo approccio schietto in cui la tipografia fa da padrona e la solita tiritera buonista sul biologico viene una buona volta messa da parte. E il risultato è più efficace che mai.

La campagna tipografica che spiega perché biologico è anche buono

Fonte: AdsOfTheWorld.

 

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